Non tutti inseriscono il salmone nella propria dieta, anche se è un alimento che ha grandi benefici. Eppure ci sono alcune ragioni per non mangiarlo.
Il salmone è un pesce molto nutriente e versatile che può essere preparato in svariati modi. Oggi viene classificato come uno dei pesci più sani in commercio, perché contiene vitamine, proteine, acidi grassi essenziali e minerali. Oltre agli acidi omega 3 e 6, contiene anche la vitamina D, molto importante per l’assorbimento del calcio e il mantenimento delle ossa.
La maggior parte delle persone ha inserito il salmone nella dieta quotidiana, questo per via del suo alto valore nutritivo. Insieme al tonno, è uno dei pesci più consumati al mondo. Viene preparato crudo, alla griglia, bollito, al forno e in altri modi, tanto che è tra gli alimenti più versatili in cucina. Tuttavia, è senza dubbio interessante conoscere quali sono i 10 motivi per cui alcuni individui decidono di non mangiarlo. Si tratta di ragioni più che giuste e che fanno riflettere.
I 10 motivi per non inserire il salmone nella dieta
Il primo motivo per cui alcune persone decidono di non inserire il salmone nella dieta è per le condizioni degli allevamenti intensivi, che inquinano l’ambiente; generano tantissimi quantità di rifiuti organici, biologici e inorganici. Da prendere in considerazione anche il fatto che i salmoni potrebbero portare a una diffusione di malattie e parassiti, che incide sulla mortalità dei pesci; problemi che mettono in luce le critiche degli allevamenti intensivi.
Il pesce allevato porta ai rischi legati alla contaminazione da tossine, rilevata in alcuni studi in questi anni, generati dai mangimi di bassa qualità e ambienti inquinati. Quando il salmone è allevato non ha il bel colore naturale rosa, per accontentare i consumatori, gli allevatori decidono di utilizzare i coloranti chimici per modificare la carne. In alcuni allevamenti vengono utilizzati i pesticidi come l’endosulfano, che ha effetti nocivi sull’ambiente e sulla salute.
Assolutamente da non prendere sotto gamba è l’impatto ambientale degli allevamenti intensivi, visto che inquinano tantissimo con i rifiuti e le sostanze chimiche, minacciando le specie marine. Gli esperti hanno anche sottolineato che negli allevamenti c’è una sofferenza degli animali, che sono sottoposti a stress, malattie, spazi ridotti e trattamenti non etici. Non tutti sanno che la produzione è insostenibile, perché il sistema non ce la fa e si ha un sovrasfruttamento degli oceani.
È importante sottolineare che il salmone crudo o affumicato porta rischi per la salute di chi lo consuma, perché potrebbe essere contaminato da batteri, come la listeria; problemi di sicurezza che hanno spinto diverse organizzazioni a fare dei test che hanno confermato la pericolosità. L’alimento potrebbe portare ai danni al cervello dei bambini nel caso in cui viene consumato in gravidanza.